Edizione 2015 -
Ospite
Mizio Vilardi, al secolo Maurizio Vilardi, è nato a Molfetta il 15 maggio del 1988. Dall'età di diciassette anni ha iniziato a suonare la chitarra ma ha convissuto con la musica già da molto tempo prima, grazie ai numerosi ascolti dei genitori e grazie ad una sorella maggiore con un passato da musicoterapeuta, che sin da bambina era solita riempire la casa di strumenti musicali e trofei.
Ben presto Mizio ha cominciato a suonare in diverse band, maturando così preziose esperienze e cominciando a sperimentarsi come autore, finché, all’età di venticinque anni, ha deciso di ripartire soltanto da sé, con un progetto personale chiamato semplicemente con il suo nome e presentato nel 2014 con il brano “Flow”, nato in collaborazione con alcuni straordinari musicisti (la cantautrice Cloud, il polistrumentista Alex Grasso e la compianta violinista Gabriella Cipriani, cui sarà dedicato il brano “Occhi aperti (so far, so close)” primo singolo del primo ep dell’artista) che hanno voluto far proprie le intime composizioni di Vilardi, impreziosendole con la loro sensibilità.
Attualmente l’artista vive a Roma e, per professione, indossa una mimetica. Oltre a dedicarsi alla musica, ama scrivere ninna nanne e poesie, molte delle quali si perdono nel disordine che “spesso genera la vita, laddove l’ordine spesso genera l’abitudine”, come ben profetizzò Henry Adams.
Le composizioni di Mizio Vilardi hanno l’anima del pop d’autore ma sono sempre contaminate con i suoni del mondo, in cui voce, musica e testi riflettono l’introspezione di questo raffinato progetto artistico, mostrandone apertamente la sua essenza non solo musicale ma anche poetica e filosofica.
Dopo essersi presentato con “Flow”, Mizio ha raccolto alcuni brani più importanti del suo repertorio e li ha pubblicati il 15 Ottobre 2015 nel suo primo ep, “Radici sotto i piedi”, che già dal titolo mostra la volontà di non dimenticare mai le proprie origini ma contemporaneamente di proseguire il proprio cammino. Ovunque esso porti.